Dodici interessanti proposte dall’universo musicale per Natale 2016
Su con la vita: siamo nel 2016, le vostre zie più o meno avanti con l’età sono già da anni esperte di smartphone, e potranno rendere ancor più piacevole e coinvolgente l’atmosfera natalizia con playlist di canzoni tradizionali di discutibile piacevolezza. O meglio ancora con “All I Want For Christmas is You”.
Siccome da queste parti vi vogliamo tanto bene, eccovi una selezione di alternative che potreste trovare più accattivanti, e che potrete proporre a chi vi circonda o mettere in cuffia per isolarvi da parenti che vi chiedono come sta il fidanzatino/a.
Subito i video, poco più sotto le motivazioni delle nostre scelte.

Lacuna Coil – Naughty Christmas
Una voce italiana e di genere decisamente più duro rispetto alla bontà, allo zucchero e alla più o meno latente cristianità di molti altri pezzi della scaletta. Un vibe più da Halloween che da Natale e una Cristina Scabbia in discreta forma.

Jethro Tull – Pass The Bottle (A Christmas Song)
Azzeccato singolo natalizio da “The String Quartets”, album (in realtà da solista) di Ian Anderson che rivisita pezzi di repertorio della band con accompagnamento d’archi. Quello che tutti vorremmo cantato dopo gli immancabili giri di amaro del Capo, da un vecchio parente alticcio e col golfino sporco di sugo.

Pentatonix – Hallelujah
Uno dei brani più reinterpretati della storia della musica (sì, quella Hallelujah) che viene riprodotto a cappella dal popolarissimo quintetto statunitense. Unico brano capace di scalzare la leadership di “All I Want For Christmas” su iTunes: ascoltandolo si capisce perché. Pomposo, ottimista, gloriosamente stucchevole.

R. Kelly – Home For Christmas
Il fratello fighetto di Lebron James torna a farci visita sotto le feste, questa volta agghindato del miglior soul di Stevie Wonder e Donnie Hathaway. E magicamente tornare a sognar di volare è facile, nonostante i duecento chili presi tra cenoni e panettoni.

Billie Marten – White Christmas
Dopo aver sentito questa calda reinterpretazione, qualunque sia il vostro orientamento sessuale, avrete come unico desiderio la possibilità di passare l’intera notte della vigilia in esclusiva compagnia della bella bionda in questione. Ma ecco il vero regalo per voi: è minorenne. Buon Natale e doccia fredda, pervertiti.

The Killers – I’ll Be Home For Christmas
Dopo dieci anni di Natale con singoli a tema, Flowers e soci assassini chiudono la prassi natalizia con un tocco delicato e sentimentale che lascerà basiti anche i fans più impomatati. Atipica ma storica.

The Lumineers – Blue Christmas
Il trio indie-folk di Denver ripropone questo grande classico già portato al successo da Elvis Presley secondo una chiave di lettura sicuramente più malinconica. Nel tripudio di luci e colori sgargianti di questi giorni, “il naufragar m’è dolce in questo mare”.

Low – Some Hearts (At Christmas Time)
I Low non esprimono certo allegria con la loro musica. Ma in fondo la voce dolceamara di Mimi Parker e il mood gotico di “Some Hearts (At Christmas Time)” contengono un rasserenante augurio di speranza e serenità. Una band al top, non solo a Natale.

Tom Odell – Spending All My Christmas With You (Next Year)
Prendete un biondino dal viso pulito e aggiungetevi un trio di coriste gospel, qualche schitarrata e una citazione del classico dei classici “Jingle Bells”: otterrete la perfetta hit natalizia. E no, non si tratta di Elton John ringiovanito di 50 anni, ma forse è meglio così.

The Crookes – You Bring The Snow
Il Natale negli Anni ’80 per chi non ha potuto vivere gli anni ’80 in prima persona. Nostalgia e tastieroni a go go. Manca solo “Una poltrona per due” in televisione e facciamo jackpot.

Halestorm – Mistress for Christmas (Ac/Dc cover)
Immaginatevi vostro zio ultrasessantenne urlare “I want a mistress for Christmas” mentre voi scapocciate e Lzzy Hale completamente sbronza sotto l’albero mentre canta gli Ac/Dc. Cosa volete di più? Che magari non vomiti sul presepe, in effetti.

Simple Plan – Christmas Every Day
I Simple Plan suonano come se fosse ancora il 2006, o meglio, il Natale del 2006, ed è perfetto così: maglioni orribili, calore, vischio e un pizzico di nostalgia. E voglio un maglione con le renne. Ora.
Leggi anche: Per un Natale alternativo: meno Michael Bublé, più Marika Hackman
Il Branco
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